martedì 17 gennaio 2012

Influenza: tutto ciò che nessuno vi ha mai detto (nè mai vi dirà)


Ci siamo. Eccoci giunti al fatidico annuale appuntamento con l' epidemia di influenza, che secondo gli esperti dovrebbe appunto raggiungere il picco massimo proprio in questo mese.

E naturalmente, come sempre, la grande macchina del business farmaceutico si è già messa in moto in congruo anticipo, grazie allo strombazzamento mediatico che raccomanda la vaccinazione come fondamentale arma preventiva.

Sembra, da come se ne parla e si affronta il problema, che malattie da raffreddamento, di cui la comune influenza rappresenta la varietà più severa, siano un destino ineluttabile cui nessuno può sentirsi sicuro di poter sfuggire.

Ma è proprio così?

Chi scrive non è l' unico a pensarla diversamente. Sì certo, potrei dire che oramai non ricordo più quando è stata l' ultima volta che mi son beccato un simile malanno tale da costringermi a letto (si tratta probabilmente di decenni fa), ma le prove a sostegno, ovviamente, sono ben altre.


Vi siete mai chiesti come abbiano potuto sopravvivere i nostri lontani antenati preistorici, che non godevano certo di nessuno dei nostri innumerevoli vantaggi e protezioni (certo non avevano il riscaldamento nelle loro grotte), e meno che mai disponevano di vaccini e medicinali? Senza tutto ciò che noi moderni diamo per scontato ed indispensabile alla sopravvivenza si sarebbero presto estinti come specie.

Se Louis Pasteur (1822-1895) individuò nei germi gli agenti causali di molte malattie, la natura di questa correlazione, come lui stesso la intendeva, era ben più sottile dell' interpretazione banale dàtane dai suoi colleghi. Egli in realtà aveva messo in evidenza l' importanza del terreno biologico, cioè dell' ambiente interno, nel favorire o nell' ostacolare l' azione patogena dei microrganismi invasori.

E questa stessa tesi fu sostenuta con vigore ancora maggiore da un grande medico a lui contemporaneo, Claude Bernard,  considerato il fondatore della fisiologia: "Il terreno è tutto", come ricorda la celebre frase. Ma questo "particolare" fu presto accantonato dagli scienziati dell' epoca, abbagliati dalla nuova eclatante scoperta, rappresentata dal mondo dei microrganismi, di cui prima di Pasteur, senza l' invenzione del microscopio, neppure si immaginava l' esistenza e che dischiudeva una nuova dimensione alla biologia. E così l' idea unilaterale dei germi quali unica causa delle malattie si impose, sopravvivendo fino ai giorni nostri.


Louis Pasteur

Ma allora quali sono i fattori che maggiormente ci predispongono ai malanni invernali?

Tutte le scuole di pensiero naturiste-igieniste sono concordi nel dare grande importanza alle nostre condizioni interne, che sono da considerare il fattore determinante, ma trovo che l' interpretazione della macrobiotica, grazie alla dialettica yin-yang, sia più logica e facile per comprendere cosa realmente succede nel nostro organismo.

Come gli stessi termini "raffreddore" e "influenza" ci suggeriscono, in queste comuni indisposizioni stagionali sono implicati il freddo e l' influenza del clima sul nostro organismo.

Ma se tutti pensano al colpo di freddo che ci si busca uscendo di casa non adeguatamente coperti, o per un improvviso abbassamento della temperatura, o perchè, data la stagione invernale, è "normale" ammalarsi, la vera spiegazione è molto meno banale, e va ricercata a monte.

Ogni organismo vivente dipende dall' ambiente in cui vive, e perciò risente dei ritmi naturali, ai quali deve adeguarsi, se vuole sopravvivere e conservarsi sano ed efficiente.

Esso è pertanto in incessante equilibrio dinamico con l' ambiente,   da cui non può prescindere, tanto che possiamo considerare qualsiasi incidente di percorso, qualsiasi anomalia nella sua condizione come conseguenza di un alterato, disarmonico equilibrio con lo stesso.

Il nostro sangue si rinnova completamente in circa tre mesi, e anche le nostre cellule si rinnovano assieme ad esso, sia pure in tempi molto più lunghi, perciò la nostra condizione risente particolarmente di ciò che abbiamo introdotto nel nostro organismo, sotto forma di cibo, bevande e quant'altro, negli ultimi tre mesi.

Nessuno mangia allo stesso modo d' estate e d' inverno, che se ne sia consapevoli o meno, perchè l' istinto ci guida (sia pure in modo alquanto grossolano per la maggioranza di noi che non vive in armonia con la natura) a prediligere gli alimenti più consoni alla stagione in corso, per poterci adattare alle esigenze climatiche.

E' questo il motivo per cui d' estate si consumano più bevande e succhi di frutta in particolare, gelati, frutta, insalate e cibi crudi in generale, che corrispondono ad altrettanti elementi ad energia disperdente e raffreddante, perchè è ovviamente proprio ciò che ci serve a controbilanciare  il calore estivo.

Così, allorchè sopraggiunge l' autunno col suo naturale abbassamento di temperatura, l' organismo si trova impreparato al cambiamento a causa dell' eccesso di energia "fredda" accumulata nei precedenti mesi estivi sotto forma principalmente di muco, liquidi in eccesso e tossine.

Il corpo avrà quindi bisogno di "scaricare" questo esubero (che, date le caotiche ed innaturali abitudini dietetiche moderne, è davvero qualcosa di spropositato) per darsi una ripulita, e così alla prima occasione, cioè quando le condizioni ambientali diventano favorevoli e magari il nostro sistema immunitario si trova indebolito, ecco comparire i ben noti sintomi, come tosse, raffreddore, spossatezza, febbre, che non sono altro che tentativi del nostro corpo di sbarazzarsi di  quanto c'è in esso di indesiderato.

In tutto ciò virus e batteri, come si sa, svolgono il ruolo di capro espiatorio, ma solo perchè glielo abbiamo  attribuito noi. Essi in realtà sono solo ospiti opportunistici che approfittano di una condizione a loro favorevole per innescare e accelerare il processo. Non sono dunque la "causa".

Alla luce di tutto questo possiamo dire che è possibile prevenire in linea di massima tutti questi malanni invernali nella misura in cui sapremo adattarci al flusso naturale.

Ma se, nonostante tutto, dovesse capitarci qualche sporadico, leggero e fugace episodio di raffreddamento durante le stagioni più fredde, è da considerare una cosa del tutto normale: è il nostro organismo che, intervenendo al nostro posto, sta cercando di mettere ordine e adattarsi all' ambiente, nè più, nè meno di quanto fa un albero che, all' arrivo dell' autunno, perde le foglie.

"E che c' entra l' albero che perde le foglie?" (già mi immagino  il coro di domande).

Bè, è a questo punto che entra in ballo la macrobiotica.

Nessuno è infatti in grado di dare una spiegazione sensata e convincente di questo fenomeno assolutamente naturale, ma conoscendo la dialettica universale è possibile scoprirne il vero senso.

Infatti, se, come dicevo poc' anzi, ogni organismo vivente è in costante interazione col suo ambiente, l' albero, per potersi adattare al freddo della nuova stagione (fattore yin), ha bisogno di diventare più yang (che in questo caso significa più contratto, essenziale e asciutto), e lo fa eliminando la parte più yin, rappresentata dalle foglie, appunto (più esterne, fragili ed acquose), nella fase finale di un processo che vede prima queste ultime  diventare sempre più gialle e secche (cioè più yang).

Nessuno penserebbe di impedire all' albero di perdere le sue foglie, o di considerarlo per questo "malato", eppure fenomeni così diversi hanno lo stesso significato.

Per quanto riguarda gli interventi nei casi di emergenza, invece, tutti gli approcci naturisti hanno in comune l' imperativo di non interferire col processo in atto con rimedi mirati a sopprimere i sintomi a tutti i costi, ostacolando così la scarica, come vuole la prassi nella medicina ufficiale; al contrario, si cerca in genere di sostenere, facilitare e accelerare l' azione messa in atto dal corpo col riposo, il digiuno (spesso è sufficiente astenersi dal cibo saltando solo uno o due pasti) e rimedi specifici di tipo erboristico.

La macrobiotica consiglia in questi casi crema di riso (ottenuta facendo cuocere a lungo il riso integrale in eccesso d' acqua in pentola a pressione, e poi filtrando il tutto per ottenere una crema, che va consumata calda, curando molto la masticazione).

Rimedi più specifici sono la bevanda di radice di loto:

Se si utilizza il loto fresco, la bevanda risulterà più efficace. In tal caso si grattugiano 5 cm. di radice di loto e si pone il tutto in una garza che si spremerà per ottenerne il succo; si aggiungono poi una quantità equivalente di acqua e qualche goccia di succo di zenzero (o una grattatina di zenzero secco) e si porta ad ebollizione il tutto; si abbassa la fiamma e si fa cuocere per due minuti.
Nel caso si dispone di loto secco (più facile da reperire), si mettono a bollire 10 grammi di radice in una piccola tazza d' acqua per 12-15 minuti, e poi si procede come sopra.

Bevanda di Ume-Sho-Kuzu:

Si fa sciogliere un cucchiaino colmo di kuzu (la fecola di una radice selvatica) in acqua quanto basta; si schiaccia assieme a questo una mezza umeboshi (una specie di albicocca selvatica giapponese macerata sotto sale) e si aggiunge una tazza d' acqua e il solito zenzero; si porta il tutto ad ebollizione e si spegne non appena il preparato  assume una consistenza piuttosto vischiosa e un aspetto trasparente; si può aggiungere qualche goccia di shoyu (salsa di soja) e si beve caldo due o tre volte al giorno.

 A completare ecco un paio di link per accedere ad alcuni consigli interessanti su Tachipirina e malanni stagionali da parte di Martin Halsey, esperto consulente di macrobiotica di fama e fondatore de La Sana Gola:

http://vimeo.com/7660489

http://vimeo.com/7774441

A questo punto sarebbe superfluo  affrontare l' annosa questione della vacc... (non scrivo tutta la parola sperando così di ingannare l'algoritmo che fa scattare la censura di Facebook) antinfluenzale a scopo pofilattico, in quanto chi mi conosce, e dopo quanto appena detto, dovrebbe sicuramente già aver capito come la penso. Tuttavia per questo tema delicato sarebbe comunque il caso di spendere più di qualche parola, per cui mi riservo di farlo la prossima volta.
 
Prima di concludere vorrei proporvi degli aggiornamenti particolarmente attinenti all'argomento trattato. Si tratta di un webinar di Dealma Franceschetti e di un breve video di Martin Halsey a testimonianza di quanto detto fin qui:


 Michele Nardella

27 commenti:

  1. Grazie per la spiegazione chiarissima (per i "non addetti ai lavori", ma anche per chi conosce già queste tematiche: repetita iuvant!) e i consigli pratici. Peccato però che ormai, in seguito alla catastrofe nucleare in Giappone dello scorso anno, il kuzu, l'umeboshi e gli altri prodotti che si producono in quel paese saranno - alcuni già lo sono - introvabili ... Vuol dire che utilizzeremo le nostre erbe, anche se meno efficaci.
    Raffaella

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  2. molto bello ed efficace e chiarificatorio per chi non conosce bene queste tematiche. bello soprattutto il paragone tra le foglie che cadono in autunno e il nostro corpo che si libera delle tossine e dei liquidi.....tutto molto bello!......interessanti anche le ricette che pubblichi, cercherò di metterle in pratica! ciao rossana

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  3. Generalmente i punti macrobiotici controllano scrupolosamente i prodotti che vendono. In Ascoli Piceno (la mia città) il Punto si è dotato di un rilevatore di radioattività ed effettivamente monitora tutti i prodotti provenienti dal Giappone.
    Complimenti a Michele: un blog attraverso il quale è possibile attingere informazioni complete, frutto di competenza e di ricerca.
    Francesco

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    1. Grazie per i complimenti (cerco solo di fare del mio meglio, ma non sono sempre sicuro di riuscirci).
      Mi fa molto piacere la notizia di questo rivelatore di radioattività di cui parli (certamente ti riferirai al Punto Macrobiotico di Mario Pianesi).
      Non c'è che da sperare che altri centri se ne dotino.

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    2. Si, "Un Punto Macrobiotico" di M. Pianesi dalle nostre parti (Marche) è una bella realtà, abbastanza diffusa e molto affidabile. I responsabili di ogni Punto si aggiornano periodicamente, organizzano conferenze e corsi (di massaggio, di cucina, di respirazione, di filosofia orientale, ecc.). Hanno una risposta per qualsiasi perplessità e non li cogli mai in castagna!
      Francesco

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  4. Grazie per i suoi consigli, personalmente prevengo le mie influenze tenendo lontano lo stress, scegliendo con cura l'alimentazione che è basata su molte verdure frutta pesce , cercando di evitare il supermercato e di scovare contadini che vendono direttamente sul campo.Poi niente fumo o alcol , mi concedo un buon vino, sport quanto basta e tanta cultura ( viaggi libri mostre )Il risultato? Non ho le rughe , la cellulite ,ho un pesoforma invidiabile non mi ammalo e dimostro 10 anni di meno....ah ! dimenticavo ...dormo rigorosamente 8 ore al giorno.

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  5. Ciao, fosse più semplice reperire certi "ingedienti"..cmq grazie per i tuoi consigli preziosi. Quante volte al giorno posso bere queste bevande?
    grazie

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    1. Grazie a te.
      Gli ingredienti delle ricette su indicate sono reperibili in tutti i centri macrobiotici e, con un pò di fortuna, in tutte le erboristerie o negozi specializzati in alimentazione naturale e dietetica.
      Le dosi sono specificate nella ricetta: due o tre volte al giorno.

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  6. Vorrei contribuire alla comprensione delle cause dell'influenza se mi è possibile e a qualche domanda che pone l'articolo.
    Cominciamo con l'albero che perde le foglie:
    gli alberi così detti "caducifoglie" lo sono per il semplice motivo che vivono
    in un ambiente non specie-specifico. Ad esempio il Melo in europa è un albero
    che perde le foglie e fruttifica una volta l'anno. In ambiente sub-tropicale ad altezze di circa 800 mt, ecosistema in cui si è evoluto, è un albero sempre verde. La produzione di mele è continua per tutto l'anno. In questa stessa ottica anche l'uomo è fuori ambiente specie-specifico tanto è vero che fuori dalla fascia sub-tropicale è costretto a vestirsi: la natura non lo ha progettato per ambienti freddi.
    Nel periodo invernale ormai lontano dalle lunghe giornate di sole accade che i livelli di vitamina D nel corpo sono molto bassi. La vitamina D ha una grande funzione protettiva e tiene alto il funzionamento del sistema immunitario. Se uno (quando c'è) si esponesse più al sole o anche integrasse vitamina D in quei mesi sarebbe protetto. Curioso se ne è accorto un medico in un istituto di malati mentali (sotto il link dell'articolo).

    Fonte: http://www.disinformazione.it/influenza_vero_motivo.htm

    LIBRO-GRATIS-SUPER-CONSIGLIATO):
    http://specieumanaprogetto3m-nuovaedizione.blogspot.it/

    Un saluto a tutti

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    1. Grazie per il contributo.
      C'è quasi sempre più di una interpretazione quando si studiano fenomeni complessi come quelli che riguardano l' equilibrio del corpo umano e le sue manifestazioni, e non è detto che siano incompatibili.
      Non è possibile però rispondere in modo sintetico alle tue affermazioni, perchè l' argomento è complesso. Comunque quello dell' albero era solo un esempio per far capire un concetto.

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  7. Grazie davvero per l'interessante ed efficace articolo che ci regali! Sono convinta che, se siamo in un buon equilibrio energetico,l'influenza non ci abbatte.Dipende da noi volerci più bene e trattare il nostro corpo e psiche in modo più salutare.Grazie anche al contributo del signore aninimo!Comincio a capire meglio il principio dello yin e dello yang... Teresa

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    1. Grazie a te e complimenti per aver colto il senso dell' articolo.
      Il signore che compare nei due video, per la cronaca, è Martin Halsey (forse ho fatto male a non specificarlo nell' articolo), un biologo americano esperto internazionale di salute naturale con una esperienza pluridecennale, prima con Michio Kushi a Boston presso il centro macrobiotico n.1 al mondo, poi a Kiental (Svizzera) in un centro residenziale di cui, se non erro, è stato co-fondatore, e finalmente a Milano come fondatore e direttore dell' Associazione La Sana Gola, un centro macrobiotico che, oltre ad uno spaccio di prodotti alimentari, comprende un ristorante e una sezione dedicata alle attività culturali.

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    2. Argomento trattato in modo esauriente e d'estrema attualità, come affermato dai precedenti commentatori, non tutto è reperibile. Mi nutro con molte verdure e frutta, passeggio molto e cerco di dormire adeguatamente. Mi permetto d'aggiungere che rimanere 6 ore al giorno, chiusi in un'aula, sì è sottoposti ad una maggiore virulenza. Le mie difese immunitarie sono abbastanza alte per lo stile di vita adottato. Se e quando Viene l'influenza: a letto, spremute...NON ASSUMO ANTIPIRETICI, faccio male?

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  8. Repetita juvant. Grazie per ricordarci che un equilibrato stile di vita, ci mantiene più forti anche rispetto alle malattie. Ti seguo con molta attenzione, anche per le ricette che ci regali. NON mi sottopongo a vaccini. Buona serata!

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  9. E' vero, se si fa attenzione proprio sopra il titolo si scopre che questo post risale al gennaio 2012.
    Ma anche se è tutt'altro che recente è sempre opportuno riproporlo specie in questo periodo, almeno fino a quando sui mass media non si sentirà altra voce che quella dell' ufficialità, coi suoi ripetuti appelli a vaccinarsi.

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  10. "Tosse, raffreddore, spossatezza, febbre, che non sono altro che tentativi del nostro corpo di sbarazzarsi di quanto c'è in esso di indesiderato." Eccellente!!!!

    Concordo perfettamente con questo tuo articolo "every green".
    Grazie Michele.

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  11. Grazie. Anche la newsletter de La Sana Gola è interessante.

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  12. Meglio lasciar perdere la macrobiotica che ha già fatto tanti danni.
    Chi ha memoria storica lo sa perfettamente.
    bene riaffermare l'importanza del terreno... come è fondamentale riaffermare la pericolosità d'una alimentazione che fa aumentare il muco (flemma. L'importante è conoscere per poter intervenire. Ok gli estratti idroalcoolici di echinacea, uncaria e tabebuia. Poi che ognuno lavori sulla propria Diatesi. Saluti Vittorio Alberti

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  13. I danni li fa chi la macrobiotica non la capisce o la applica male.

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    1. Negli anni settanta erano noti e gli si rideva dietro i grossi foruncoli che apparivano dopo aver mangiato in un ristorante macrobiotico. Cucina nata dalla mente malata di Osawa che poi è stata in parte migliorata da Naboru Muramoto, un discepolo più intelligente del suo "maestro fasullo"

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  14. La dottrina metafisica e universale taoista, che ha come simbolo il Tao deriva essenzialmente dal libro dei mutamenti scritto da Fuxi, l'I king. La macrobiotica se ne è indebitamente appropriata senza averne comprensione. Il maestro spirituale capostipite del taoismo fu Lao Tzu che scrisse il Tao The Ching (il libro della via e della virtù) e il Kang Ing (libro delle azioni e reazioni concordanti). La macrobiotica è una parodia caricaturale derivata dall'incomprensione di Osawa che non era qualificato da avere l'accesso alla consapevolezza degli universali che possono essere conosciuti in modo assoluto soltanto dagli uomini dotati perché qualificati spiritualmente, Qualifica che attraverso l'iniziazione dà accesso all'Intelligenza universale, l'unica sovra individuale.

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  15. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  16. Sono qui con la mia bella influenza e tosse da 3 giorni, e leggendo l'articolo non ho acpito, frose anche a causa della febbre alta, spero, insomma nno viviamo in contatto con i ritmi naturali ok, e dunque io cosa dovrei mangiare d'inverno per non ammalarmi? Lasciando stare pastoni macrobiotici giapponesi d'emergenza, io son un uomo occidentale che vive in Italia, arriva l'inverno e come dovrei comportarmi? grazie

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  17. Gentile amico,
    grazie per l'intervento. Per motivi facilmente immaginabili non è possibile rispondere con due parole alla sua pur legittima domanda. Non dovrebbe tuttavia essere difficile per chi abitualmente legge il mio blog farsi un'idea di cosa intendo per prevenzione e in particolare per alimentazione equilibrata.
    Voglio ribadire che la macrobiotica non è una moda che ci propone per capriccio di consumare cibi esotici dai nomi strani, bensì un modo di vivere in piena armonia con l'ambiente e rispettoso della nostra natura e delle nostre reali esigenze nutritive. Per raggiungere questo obiettivo però bisogna integrare le conoscenze scientifiche, che sono frammentarie, limitate e spesso fuorvianti, con concetti olistici che, anche se per noi moderni occidentali suonano nuovi e strani perché estranei alla nostra cultura e tradizione, sono fondamentali e possono fare la differenza tra un approccio efficace e completo e uno sbagliato o sintomatico.
    Il discorso, come può capire, è lungo ma per rispondere alla sua domanda in linea di massima si può dire che in ogni stagione si dovrebbero consumare cibi locali e stagionali perchè è la scelta più logica che ci permette di armonizzarci meglio coi ritmi della natura e con l'ambiente in cui viviamo. Su questa base si dovrebbe formulare la dieta che comprenderà cereali integrali per circa il 50% seguiti da verdure (cotte e crude), legumi, alghe, prodotti fermentati (utili per la flora intestinale), poca frutta di stagione preferibilmente cotta, pochissimo cibo animale (pesce, preferibilmente), poco olio ed evitando tutti gli alimenti industriali, OGM, grassi trans (idrogenati) e coltivati con fertilizzanti chimici e antiparassitari.
    Questo è l'ABC, il minimo indispensabile da sapere, sta poi al singolo individuo approfondire e personalizzare l'approccio.
    Non sottovaluti però i rimedi d'emergenza.

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  18. Buon giorno, io e il mio marito mangiamo le stesse cose, lui è raffreddato tutto l'inverno e io quasimai mi ammalo , come allora si spiegherebbe questa cosa?

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  19. L'autore di "la dieta che ti allieta" (acquistabile su amazon a 5€), afferma che: per mia esperienza personale, asserisco che la macrobiotica può fare miracoli e per esperienza di molti affermo che dopo 7-8 mesi di mangiare macrobiotico... spariscono i mal di testa. firmato dal cittadino del mondo Onofrio Cristiano Gerlando

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