martedì 1 febbraio 2011

Gregg Braden e la Matrix Divina

 

In questo articolo voglio proporre un video  contenente diversi spezzoni tratti da un seminario di Gregg Braden  tenutosi a Milano, grazie all'organizzazione
dell'associazione "Il Colle" e al contributo di "Macrolibrarsi", e risalente al 30 maggio 2007.

Pensate che in quella occasione, che era anche la prima visita ufficiale in Italia di questa sorta di scienziato "new age", si contavano già più di mille presenze.

Se il 2012 è il punto focale verso cui convergono tutti i concetti, le notizie e le rivelazioni forniteci da questo acculturato personaggio ex-collaboratore della NASA, nonchè geologo, dato che il  prossimo futuro interessa tutti noi indistintamente, la "matrix divina", il tema principale del suddetto seminario, ne è il collante, il concetto dominante che emerge e ricorre più frequentemente nei suoi affascinanti discorsi.

Come molti infatti già sapranno a proposito del fatidico anno di cui si fa un gran parlare, sono molti i segni premonitori di un cambiamento epocale che sta per verificarsi, ma, che si parli di diminuzione dell'intensità dei campi magnetici terrestri, dell'incremento della frequenza vibratoria del sistema solare e di noi esseri viventi, di perturbazioni solari, di spostamento dell'asse terrestre, della capacità del nostro cervello di agire sulla materia e sulla realtà circostante, o della legge d'attrazione, tutto ciò trova correlazione e significato grazie a quella che Braden definisce "matrix divina", che altro non è che una sorta di energìa primordiale ed invisibile che permea tutto (persino il vuoto) e che dà origine a tutto il creato. Ogni oggetto fisico è dunque una materializzazione di quell'energia.

E non stiamo parlando di vaghi e astratti concetti presi di sana pianta dalla Bibbia, ma di realtà scientifica : è ciò che è infatti emerso da studi compiuti all'Università di Princeton su immagini ricavate da una sonda NASA nello spazio interplanetario, cioè in quello che è sempre stato considerato "spazio vuoto".

Ebbene, queste immagini, elaborate al computer sulla base di dati rilevati dalla sonda, raffiguravano qualcosa di indefinibile, ma che certamente non era un"vuoto", un "nulla", bensì qualcosa che appariva come una intricatissima rete di filamenti luminosi (vedi figura all'inizio), a testimonianza della presenza, anche in quello che a noi sembra "vuoto", di qualche forma di energia.

Questa energia si è scoperto essere l'essenza di tutto l'universo, ed è qualcosa che naturalmente gli antichi conoscevano benissimo sotto diverse denominazioni, come akasha, termine sanscrito usato dagli induisti, o come "inconscio collettivo", o semplicemente "etere".


Comunque la si chiami, dobbiamo pensare ad essa come ad un immenso database contenente tutte le informazioni relative a qualsiasi manifestazione attuale o potenziale, un' inesauribile matrice da cui tutto proviene e dove tutto ritorna e dove passato, presente e futuro non hanno confini.

E' infatti proprio da questo misterioso, onnipresente campo invisibile, e in virtù della loro capacità di sintonizzarcisi, che sensitivi e veggenti di ogni tempo, come i profeti di biblica memoria e, in tempi moderni, Rudolf Steiner o Edgar Cayce, hanno potuto attingere le informazioni precluse alle persone comuni.


Il Linguaggio della Matrix Divina - DVD




Particolare per noi molto interessante, anche il cervello umano presenta una struttura molto simile a quelle immagini di cui ho appena detto, a conferma della natura olografica dell'universo (come in alto, così in basso). Dunque tra noi e il nostro ambiente non c'è soluzione di continuità, come l'impostazione cartesiana della scienza e il modo di vedere comune ci hanno sempre indotto a pensare.

Perfino Einstein era persuaso che noi non avessimo impatto su quanto ci circonda, per quanto riguarda pensieri ed emozioni, essendo tutti oggetti "separati", a dimostrazione di quanto il senso comune e le aspettative derivate dalla nostra esperienza nel mondo sensoriale possano condizionare le nostre convinzioni.

Non si può non citare a questo proposito la sua controversia con un altro grande scienziato, Niels Bohr ("Dio non gioca a dadi", la sua celebre frase), divenuta un classico esempio, dovuta all'incapacità di accettare da parte di Einstein le conseguenze della teorìa quantistica, che egli stesso aveva contribuito a fondare, perchè, nonostante il suo eccezionale contributo innovativo e rivoluzionario alla scienza, era ancora legato alla concezione della fisica classica.

Dovete sapere che nel mondo infinitamente piccolo della realtà sub-atomica, i concetti tradizionali e le leggi della fisica meccanicistica non sono applicabili per capire la natura e il comportamento delle varie entità in gioco. Per esempio, particelle correlate, e cioè complementari, quali possono essere due elettroni di uno stesso orbitale, si comportano come se fossero una cosa sola : se si modifica una proprietà dell'uno, si verifica infatti un cambiamento correlato nell'altro elettrone automaticamente ed istantaneamente.

Il paradosso è che questo avviene indipendentemente dalla distanza che separa le due particelle : in uno dei vari esperimenti per dimostrarlo, svoltosi a Ginevra nel 1997, si constatò che due fotoni legati fra loro, dopo essere stati separati artificialmente e posti ad una distanza l'uno dall'altro di ben 14 miglia, continuavano a comportarsi come se fossero rimasti ancora uniti.

Questo conferma in pieno il noto teorema di Bell della meccanica quantistica, che dà torto ad Einstein, il cui sconcerto e conseguente scetticismo sono comprensibili : come può infatti una particella adeguarsi all'istante al cambiamento indotto nell'altra complementare anche se posta a enorme distanza? Il trasferimento di informazione dovrebbe avvenire a velocità infinita, e cioè superiore a quella della luce, che è il limite massimo possibile in fisica.

La realtà sperimentale dimostra che non c'è alcun segnale che venga inviato attraverso lo spazio e il rapporto che unisce le due entità non è spazio-temporale.

Questo rompicapo si può dunque superare solo considerando la realtà che appare ai nostri sensi sotto forma di oggetti distinti e separati come un tutt'uno indivisibile.

Ed è proprio questo il messaggio che ci viene dalla matrix divina : la fondamentale unità di tutto il creato e l'indissolubile interdipendenza di tutte le cose.

Nel bene e nel male dunque, tutto influenza tutto.




La scienza ha dimostrato che il nostro cuore è dotato di un campo elettrico e che questo è enormemente più potente di quello del nostro cervello. Perciò i nostri pensieri e soprattutto le nostre emozioni hanno influenza su quanto ci circonda :
"Il pensiero crea la realtà", come ci dicono oggi tutti gli esperti che ci insegnano a padroneggiare la "legge d'attrazione" e, se finora sia la scienza che le religioni a livello ufficiale non ci hanno detto cose importanti e ce ne hanno dette altre sbagliate, questo concetto era noto a tutte le filosofìe e religioni orientali, e persino nel cristianesimo, come si può trovare nel Vangelo di Tommaso, nei testi Esseni e nei Rotoli del Mar Morto.

Ho scritto "persino" perchè nella tradizione cristiana certe cose non sono evidenti e certe idee possono sembrare estranee, dato che alcune di esse furono cancellate dal Concilio di Nicea dell'imperatore Costantino nel 325.

Alla luce di tutto ciò, se tutto influenza tutto, sappiamo che in questa epoca di grandi quanto rapidi cambiamenti, è della massima importanza sapersi adattare a quello che ci aspetta.

E se anche una piccola parte dell'umanità saprà cambiare sè stessa internamente, punto di vista e comportamenti , sostituendo la paura con sentimenti positivi, anche il resto della popolazione ne verrà in qualche misura influenzata, come in un ologramma, e qualunque sia il significato di quella data, sarà più facile per tutti il suo trapasso.

Ma perchè, come mai si stanno verificando tali cambiamenti ? Che cosa li determina ?

E' quello che vedremo in seguito...

Michele Nardella


 La Profonda Verità - Gregg Braden

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