domenica 7 novembre 2010

LaSaluteMelaMangio

Questa volta vorrei presentarvi un personaggio che considero un amico, per le idee e le motivazioni che condividiamo, ed al quale mi sono evidentemente ispirato per il titolo del post, come risulterà leggendo più in basso.

Ho deciso di parlarne e di dargli più visibilità perchè merita sicuramente di essere segnalato come uno dei pochissimi fari nelle tenebre della disinformazione.

Non ci siamo ancora incontrati, ma abbiamo avuto già
diversi contatti telefonici e via email, e posso dire che è un tipo simpatico e singolare per il coraggio dimostrato nell' andare controcorrente, anche se a qualcuno potrà sembrare un novello Don Chisciotte.

Prima di proseguire, però, avrei bisogno di partire da lontano per riallacciarmi al discorso iniziato già da tempo e portarlo al punto conclusivo, al fine di porre le più chiare premesse a quanto seguirà.

Nei miei ultimi post, come ricorderete, ho cercato, molto sinteticamente, di mettere in evidenza quelli che sono i limiti del metodo investigativo convenzionale nello studio e nell'approccio ai sistemi complessi come gli esseri viventi.

Non so se sono riuscito a farmi capire, ma, dato che i miei post non hanno mai avuto l'onore di ricevere una riga di commento (a proposito, mi piacerebbe sapere da qualcuno il perchè), potrei anche presumere che sia tutto chiaro.

Questo significa, riferendoci al discorso sulla nutrizione, e ci tengo a ribadirlo, che non è possilbile conoscere o capire tutti gli effetti e le implicazioni sul nostro equilibrio generale e la nostra salute di ciò che assumiamo sotto forma di alimenti, bevande, droghe e quant'altro, prendendo in considerazione solo i termini di valutazione della scienza tradizionale.

Sapere tutto sulle calorie, le proteine, i carboidrati, i lipidi, le vitamine, i minerali e quant'altro di un alimento (ipotesi già di per sè utopistica) non potrà mai fornirci un quadro esaustivo, se non in casi particolari.

Non solo, ma (fatto molto grave di cui ancora pochi si rendono conto), proprio a causa di questa visione intrinsecamente limitata, la scienza è portata più spesso di quanto si creda a fare confusione e a giungere a conclusioni erronee.

Essa ha urgente bisogno di ampliare i suoi orizzonti e aprirsi alla visione propria delle discipline e dottrine delle antiche tradizioni patrimonio dell'umanità.

Questo preambolo mi è servito non solo per ribadire questo concetto cardine, ma anche per mettere in evidenza il paradosso della situazione attuale di cui quasi nessuno si rende conto.
Perchè se è vero quanto ho appena detto (e son sempre di più a pensarla così), è anche vero che neppure ciò che la stessa scienza, con tutti i suoi limiti, ha già dimostrato, scoperto o messo in dubbio viene sempre tenuto nella dovuta considerazione.

Si deve sapere, infatti, che, a dispetto di una impressionante mole di studi le cui conclusioni, tutte convergenti nella stessa direzione, indicano nel nostro stile di vita (alimentazione in primis) le cause determinanti delle patologie più diffuse e studiate, le informazioni divulgate sono filtrate, censurate, cosicchè alle orecchie dell'uomo della strada arriva sempre la stessa solfa più o meno rassicurante.

Tutto quello che si scopre in laboratorio, o si deduce da studi epidemiologici, se è "scomodo", o non è funzionale all'uso di farmaci, agli scienziati, come alle istituzioni e alla gente comune fa lo stesso ... "effetto pepsodent" (una marca di dentifricio in voga anni fa) : scivola via senza lasciare traccia (come diceva appunto lo slogan).

In questi casi le risposte ufficiali sono del tipo: "non ci sono abbastanza ricerche in merito per poterlo affermare", oppure "gli studi hanno portato a conclusioni non probatorie".

In realtà si tratta spesso di pretesti, di cavilli di chi evidentemente non ha alcun interesse a mettere in giro certe notizie. Lo prova in modo definitivo il fatto che, se pure ciò fosse vero, si potrebbe sempre decidere di approfondire le ricerche nella direzione scelta, cosa che, guarda caso, ci si guarda bene dal fare.

Dovete sapere che perfino scienziati del calibro di Linus Pauling (due volte premio Nobel) e Abram Hoffer (neuropsichiatra), i pionieri della cosiddetta medicina ortomolecolare, hanno dovuto subire la persecuzione dell'establishment per aver osato sfidare le idee preconcette della medicina "ortodossa", nonostante i loro studi e le loro teorie fossero perfettamente compatibili coi criteri e le metodologie della scienza. E così il risultato è che questa interessantissima branca della medicina, ancora poco conosciuta, è tutt'ora ufficialmente confinata nel ghetto delle medicine sperimentali.

Ed è andata anche peggio a Peter Duesberg, virologo di fama mondiale, scopritore dei retrovirus e dei geni oncogeni, il quale si è visto sospendere i finanziamenti al suo laboratorio ed emarginare dalla comunità scientifica, per la sua eresia che espone con dovizia di particolari nel suo libro più famoso, "AIDS: il virus inventato".

( Ma quello di Peter Duesberg è un caso troppo importante per essere "liquidato" con due parole, per cui è probabile che gli dedicherò un apposito post in futuro).

Come vedete, non c'è bisogno di andare indietro fino a Galileo per trovare esempi di oscurantismo e inquisizione, perchè ormai si sa: se c'è qualcosa che la storia insegna è proprio il fatto di non insegnare niente.

Tutto immancabilmente si ripete con nuovi protagonisti e in nuove circostanze.

Non mi dilungherò con altri esempi, sui quali ci sarebbe solo l' imbarazzo della scelta, per descrivere un sistema che, oltre che  dell'ormai nota, cronica inefficienza (leggi malasanità), dimostra di essere malato di arroganza e di burocrazia, ma voglio solo evidenziare, per concludere, un fatto grave ed emblematico che illustra bene quest' ultimo aspetto:

nonostante le copiose ed autorevoli ricerche, riportate sulle più prestigiose riviste scientifiche, indichino l' importanza di specificare sugli alimenti l' indice e il carico glicemico, come è stato proposto, e l'importanza di scegliere prodotti integrali veri e non integrali ricostituiti (raffinati con l'aggiunta di crusca) al fine di controllare l' iperglicemia dilagante e le patologie metaboliche ad essa correlate, la Comunità Europea non accetta questi risultati, in attesa di vederli confermati dal suo organo di controllo. Attesa che però dura da anni...

E lo stesso fa l' Istituto Nazionale della Nutrizione, che continua ad ignorare tutto ciò che la scienza ha già da tempo dimostrato in questo campo.



Chiarito dunque come stanno le cose, eccoci  finalmente giunti a parlarvi dell' amico di cui sopra, dato che questi, proprio per l' indignazione nata da tutta questa situazione, ha deciso di mettersi a fare controcultura allo scopo di denunciare tutto ciò che avviene "dietro le quinte" e soprattutto rendere pubblici tutti i risultati di tanti studi e ricerche che nessuno osa divulgare, quale che sia il motivo.

Di lui, che risponde al nome di Pino Africano, si può sapere tutto cercando sul sito http://www.lasalutemelamangio.it/, che corrisponde alla sua associazione no-profit.

E' grazie a questa associazione che son stati organizzati a Bari (la città originaria del nostro) due importanti convegni dal titolo "La salute negata : sul cibo miti, verità, bugìe, silenzi", che hanno potuto fregiarsi di nomi illustri, come il noto oncologo Prof. Franco Berrino dell' Istituto Tumori di Milano.

Ha inoltre scritto e pubblicato un originale e spiritoso opuscolo jntitolato "Aprite le orecchiette" (evidentemente si è voluto giocare sul doppio significato del termine che evoca una nota specialità gastronomica pugliese).

 Senza voler essere un trattato di nutrizione, esso consiste in una serie di bozzetti, di aforismi che, attraverso l' arguzia e l' ironìa che vi si celano, riescono a far riflettere su tante nostre (errate) convinzioni e a trasmettere messaggi educativi sulla corretta nutrizione. 



Michele Nardella



Aids il Virus InventatoAids il Virus InventatoAprite le Orecchiette



                                                                                                              ben1

2 commenti:

  1. Come al solito le persone non sanno cosa commentare, del resto io stessa, che ho la fama di avere un'opinione su qualsiasi cosa, leggendo questi articoli rimango spesso senza parole. Esprimere quello che hai già detto tu non serve, commenti sciocchi non ne so fare, e osservazioni inutili non sono appropriate. Devo dire che sono felice di conoscere un altro nome di persona da seguire per i suoi insegnamenti mi fa molto piacere!
    Grazie!

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  2. Grazie a te, Sara.
    Già, di persone sveglie che non seguono il flusso di massa cominciano ad essercene, a patto che ci si guardi bene intorno.
    Il problema infatti è che queste persone non sono conosciute nella maggior parte dei casi, non potendo avvalersi dei principali canali di informazione.
    Ma per fortuna c'è Internet che ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare e di fare cultura.
    Io stesso ho potuto accedere, da che ne faccio uso, ad una quantità di informazione che altrimenti mi sarebbe rimasta preclusa.

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